Un percorso, perfetto per le canoe canadesi, ma affrontabile con qualunque imbarcazione, purché di ridotto pescaggio.
Il tratto consigliato va dal ponte di Cardé, sulla SP 29, all’area attrezzata di Villafranca, in prossimità del ponte sulla SP 1. Sono anche possibili imbarchi alternativi più a monte (dove l’acqua è però più bassa, quindi sconsigliabili in estate) o sul Torrente Ghiandone, facile affluente di sx del Po.

In questo tratto il Po non è ancora il grande fiume a cui siamo abituati, ma un corso d’acqua di modeste dimensioni e scarsa profondità, caratterizzato dalle sponde piuttosto verticali, esito dei lavori di arginazione e palificazione compiuti a più riprese, dal medioevo fino all’800, per stabilizzarne il corso e renderlo navigabile. Di questi antichi lavori si possono ancora vedere le vestigia, ormai completamente integrate nel tessuto naturale.
L’acqua è limpida e trasparente e il fondale di ghiaia è spesso tappezzato di erbe acquatiche verdissime. Ampie anse di acqua tranquilla si alternano a tratti di scorrimento e facili correntine, di difficoltà mai superiore al I grado.
Le rive sono lussureggianti di vegetazione, spesso impenetrabili e frequentate da numerose specie di uccelli acquatici tra cui spiccano i germani, gli aironi e i martin pescatore.
E’ un percorso adatto a tutti e particolarmente gradevole, specialmente in primavera e autunno.