Skip to content

Yak Riwaka Cag

Yak Riwaka Cag published on Nessun commento su Yak Riwaka Cag

0002360_riwaka_600 di Paolo Santoné
La giacca stagna top di gamma del marchio britannico rappresenta un’alternativa interessante per i paddler che guardano anche al budget, senza rinunciare a molto in termini di performance.

Il marchio Yak non è molto diffuso in Italia, rispetto ai principali concorrenti britannici (Palm, Peak, Nookie), ma fa parte del grande gruppo Crewsaver specializzato in sistemi di protezione e salvamento professionali in ambiente acquatico, insomma non gli manca certo il know how.

Devo ammettere di essermi lasciato attirare soprattutto dal prezzo conveniente, nell’acquisto di questa dry top. Viene infatti proposta ad un prezzo di listino di poco meno di € 240.00, ma con gli sconti di fine stagione si può trovare on line a un prezzo decisamente più interessante (fino al 50% di sconto in relazione alle taglie disponibili). L’altro elemento che ha pesato è stato il colore, un lime brillante e acceso come se ne vedono pochi.
L’acquisto non ha però deluso le mie aspettative, anche dal punto di vista tecnico. Vediamone le caratteristiche.

dsc_3160 Il tessuto è il trilaminato traspirante TX20K, di buona consistenza, pur senza essere dei più pesanti. Va sottolineato che non sempre un tessuto più spesso, pur fornendo indubbiamente maggiore resistenza meccanica all’abrasione, restituisca necessariamente un maggior isolamento termico o una maggiore impermeabilità. L’impermeabilità è data infatti dalla qualità della membrana e della laminazione, e l’isolamento termico deve essere fornito dallo strato di abbigliamento interno, a contatto con la pelle, la giacca è solo un “guscio” impermeabile. Detto questo il laminato della Riwaka mi sembra comunque di consistenza soddisfacente. Si può invece considerare negativamente l’assenza di rinforzi all’abrasione su gomiti e spalle.

dsc_3166 Il taglio ergonomico è ben studiato, con maniche preformate e pinces a soffietto sulla parte posteriore delle spalle per agevolare la mobilità. Tutte le cuciture sono naturalmente nastrate a caldo. Sono presenti due tasche con cerniera, una, più ampia, sul petto, dotata anche di un passante interno per agganciare chiavi o altro, l’altra sulla manica sinistra, in colore grigio argento. Purtroppo, per scelta progettuale, nessuna della due è stagna, il che mi sembra un po’ una pecca. Naturalmente è presente il doppio tubo addominale, con una comoda regolazione elastica dotata di doppio velcro.

dsc_3164 La particolarità di questa giacca è data però dalle soluzioni adottate per i polsini e il collo. Ai polsi infatti, sopra il polsino in lattice, non è presente il consueto polso in neoprene, ma una semplice regolazione in velcro, che agisce direttamente sul tessuto di base, a cui è aggiunta solo una banda interna antiscivolo in materiale gommoso. Una soluzione esterna che ricorda più l’aspetto di una giacca a vento, ma che, accoppiata al polsino in lattice, svolge bene la sua funzione.

dsc_3163 Il collo invece presenta, sopra il collo in lattice, un collo conico in neoprene spalmato internamente. La soluzione è particolare, perché il collo conico, da solo, potrebbe già svolgere una funzione di tenuta all’acqua pari a quella di una giacca semi dry. Normalmente in accoppiamento con il collo in lattice si vedono usare colli che hanno solo funzione protettiva (rispetto al lattice) non di tenuta. Questa inusuale soluzione fornisce in effetti una doppia tenuta alle infiltrazioni, ma rende piuttosto difficile indossare la giacca, poiché l’azione di frizione del lattice è resa più tenace dalla stretta apertura del collo in neoprene, che è molto meno cedevole. Questo mi è parso, all’inizio, un grave difetto, in quanto fare entrare la testa nell’apertura, con questo doppio attrito, mi sembrava estremamente difficoltoso. In realtà ho poi capito il trucco, che una volta imparato facilita molto le cose: indossando la giacca, bisogna ripiegare il collo all’interno, in modo che la testa passando scivoli sulla parte esterna in neoprene molto più scivolosa del lattice. Per toglierla invece, basta rivoltarla e tirare. Acquisito il trucco la soluzione proposta da Yak non è affatto male, garantisce un’ottima tenuta, è robusta e non presenta velcro, cinghiette o passanti che possano dare fastidio. Certo indossarla è leggermente più complicato, ma neanche troppo. Una volta bagnata e assestata poi, sparisce anche quel senso di costrizione che si può avvertire appena indossata.

Complessivamente mi sembra un capo valido e consigliabile, anche in ragione del prezzo conveniente che è possibile spuntare.

Mi piace Non mi piace
  • Taglio ergonomico
  • Look
  • Cura nei particolari
  • Ottima tenuta del collo
  • Tasche non stagne
  • Assenza di rinforzi su gomiti e spalle
  • Vestizione non tanto agevole

Il marchio Yak è distribuito in Italia da Ozone.

Please follow and like us:

Lascia un commento

Facebook
Twitter
Google+
http://www.paddlingitaly.com/yak-riwaka-cag/">
RSS
Follow by Email