di Paolo Santoné

Il marchio statunitense propone una calzatura ibrida, a suo agio in una discesa in kayak o raft, così come in una passeggiata al parco, vediamone le caratteristiche.

A un primo sguardo la Crush non sembra molto differente dalle centinaia di scarpe casual disponibili sul mercato. Proposta in quattro soluzioni cromatiche, due per uomo e due per donna, con lacci a contrasto in dotazione, è caratterizzata da un aspetto tutto sommato semplice e sobrio. La linea è quella di una classica scarpa bassa casual, tipo sneaker.
La tomaia è in nylon mille denari, dall’aspetto consistente e robusto, con trattamento idrorepellente antimacchia. All’interno è foderata in nylon più leggero, con imbottiture su calcagno e linguetta, confortevole anche indossata a piede nudo. Doppie cuciture e fori per il drenaggio dell’acqua sul lato esterno della tomaia. La soletta è in eva antishock rimovibile, di spessore piuttosto consistente. La suola è in gomma morbida antiscivolo, con disegno scolpito. Sulla linguetta esterna campeggia il marchio NRS Idaho USA, ma non sorprende che all’interno si sveli che l’articolo è made in China.

La calzata a mio parere è piuttosto piccola: normalmente porto il 42, ma di questa scarpa ho preso il 43,5 e non è eccessivo, specialmente se voglio utilizzarla con un calzare in neoprene o con la dry sweet provvista di calzari integrati. Consiglio quindi di provarla in negozio o di misurarne la soletta interna.
Una volta trovato il numero giusto la calzata e comoda e ben avvolgente. Il fatto che sia una scarpa bassa mi dava un po’ da pensare, ma dalle prime prove in fiume l’impressione è che la scarpa resti ben ferma (pur in assenza di sistemi di ritenzione fascianti) e il piede non si muova all’interno e non tenda a scivolare dal tallone, come con altre calzature basse a volte succede. L’impressione è di agilità e leggerezza, e anche bagnata non si inzuppa molto. L’ingombro è contenuto e consente di idossarla anche in kayak non molto voluminosi.

Infine la cosa più importante: il grip su superfici umide o bagnate. Beh, forse non sarà al livello delle mitiche 5.10, ma nel complesso l’ho trovato più che buono e mi ha sorpreso favorevolmente.
Nel complesso una calzatura polivalente, semplice ma di buona qualità e dal prezzo non esorbitante.

Mi è piaciuto di più	Mi è piaciuto di meno
Leggerezza Design semplice e polivalente Buon grip	Assenza di sistemi di ritenzione fascianti

Test effettuato con la collaborazione di Alpin Action